L’estrema attenzione verso il paziente continua ad essere un importante riferimento della nostra attività clinica. L’elevata biocompatibilità delle resine composite da noi utilizzate non contengono Co-monomeri né Bis-GMA né nanoparticelle libere, pur mantenendo le più elevate caratteristiche meccaniche, funzionali ed estetiche.
Quando si utilizzano le resine composite?
Le resine composite sono utilizzate in tutte le procedure che prevedono il protocollo adesivo. La prestazione più rappresentativa di questo gruppo sono le otturazioni. Quotidianamente in tutto il mondo vengono eseguite otturazioni in molti pazienti ed è la prestazione odontoiatrica più effettuata insieme alla seduta d’igiene orale. Le otturazioni ricevute hanno una media di durata all’interno del cavo orale di moltissimi anni e per avere un’adeguata funzione è necessario abbiano un indice di abrasione simile a quella dello smalto.
E’ ormai un problema noto il rischio elevato d’introdurre quotidianamente all’interno del nostro organismo alcuni componenti contenuti nella plastica che rivestono alimenti, cosmetici e farmaci. Tali componenti fungono da interferenti endocrini esplicando funzioni solitamente riservate agli ormoni endogeni. Le procedure odontoiatriche hanno una quota di responsabilità nel controllo di questo rischio e la ricerca dei materiali utilizzati non può prescindere dal ridurre i componenti resinosi (e non) liberati durante il loro utilizzo nel cavo orale.
Per questo, utilizziamo resine composite biocompatibili perché prive di interferenti endocrini noti.